mercoledì 14 settembre 2011

blues night

vibrazioni sonore escono dalla bocca vuota di un sassofono, ed io, seduto su di una sedia in nero ferro battuto, nascosto dietro un tavolino poco appariscente, circondato dal fumo bianco di una sigaretta, la quinta, ti guardo mentre dischiudi le tue piccole labbra d'amarena e ti muovi ipnotica al centro della piazza, nel buio di una notte ancora giovane, illuminata solo dalle fiamme soffuse delle candele poggiate sui tavolini di un vecchio bar di paese, dai bagliori pallidi delle stelle.
Pallidi come le curve del tuo corpo, bocciolo appena fiorito, tutta petali e niente spine.



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